EMERILYS MARTHA DELGADO GARCIA

Emerilys Martha Delgado Garcia psicologa, counselor e kinesiologa; sono un’Italiana di origine cubana, vivo a Salerno da ventisei anni, e sono mammà di quattro adolescenti; come immigrata, non posso non essere sensibile a queste problematiche , ricordo ancora quando sono arrivata in questa società, in una nuova realtà,con una cultura completamente diversa mi sono sentita sola.

Nel programma mi piacerebbe portare avanti insieme al candidato sindaco Maurizio Basso, la creazione di vari sportelli d’orientamento alla nuova civiltà alla quale si va incontro, che possa partire dal lavoro, scolarizzazione, sistema sanitario ed educativo per gli immigrati, spazio culturale di scambio sociale e culturale,partendo dalla storia, alimentazione, abitudini, racconti popolari magari nelle diverse lingue presenti nel territorio, facilitare l’equipollenza dei titoli di studio, ecc;

un’altra realtà che mi piacerebbe appoggiare è quella dei giovani adolescenti, creando un spazio adatto e libero per loro, dove offrire le varie creatività personali e perché no, uno scambio culturale fra i nuovi figli d’immigrati e i giovani del posto.

Una problematica con la quale sono venuta a contatto è quella della casa di accoglienza notturna per solo donne, ho vissuto l’inesistenza di questa nel territorio salernitano e purtroppo attualmente le problematiche di tipo sociale ci sono, come l’abbandono delle case coniugali, mancanza di lavoro e vagabondaggi senza fissa dimora.

I centri di medicina ed igiene mentale dovrebbero essere operativi h24 e non solo per i cittadini italiani con regolare permesso di soggiorno, ma per chiunque ne abbia bisogno.

Si potrebbero creare progetti di formazione per i giovani tenendo conto le realtà territoriali; con dei tirocini specifici per i Laureandi dei vari percorsi umanistici, dallo psicologo, all’educatore, sociologo e tanti altri sfruttando tali risorse per la gestione in questi vari ambiti, dando possibilità al territorio di crescere,di offrire un servizio di assistenza al”DISAGIO VERO ” e dando la possibilità allo stesso tempo di una formazione-educazione nei contesti reali.”