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CRONACA POLITICA

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  “I margini di manovra sono limitati anche a causa dell'eredità di una politica che ha un orizzonte troppo breve. Non rinunceremo ad occuparci di salute, con le risorse per il personale sanitario e per abbattere le liste di attesa". La presidente del Consiglio,  Giorgia Meloni , al  Festival delle Regioni, a Torino , ribadisce la linea del governo. "Bisogna lavorare passo dopo passo, il vantaggio che abbiamo è l'orizzonte di una legislatura, non si può fare tutto e subito ma si possono cadenzare gli interventi - aggiunge – Un sistema sanitario efficace è l'obiettivo di tutti", ma è "miope" una discussione concentrata tutta sulle risorse, serve "un approccio più profondo", con una riflessione "anche su come le risorse vengono spese. Non basta necessariamente spendere di più" se poi le risorse vengono spese in modo inefficiente. Poi l’invito di Meloni rivolto a "tutti" ad un confronto con "coraggio e lealtà e verità

Migranti, l’Europa si spacca. I Paesi del Nord: “Pericoloso fare patti con Libia e Tunisia”

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I dubbi della Germania: «Il rispetto dei diritti umani deve essere al centro della cooperazione». La premier italiana lancia l’allarme: «Il collasso di Tunisi potrebbe provocare 900 mila rifugiati»

Fontana e Rocca stravincono ma è allarme astensione

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PODCAST DEL DIRETTORE LUIGI CONTU  Il governo Meloni esce rafforzato, bilancio pesante per le opposizioni che non avrebbero vinto nemmeno unite.

GIORGIA MELONI

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Primo giorno da presidente . In bocca al lupo "Abbiamo scritto la storia. Ora scriviamo il futuro dell’Italia".

Cdm iniziato, sciolti i nodi sulla giustizia dopo l’incontro tra Draghi, Cartabia e i capidelegazione

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 IL  Consiglio dei Ministri convocato per questa mattina – venerdì 11 febbraio – alle 11 è iniziato con un’ora e mezzo di ritardo circa, alle 12.16. Il presidente del Consiglio Mario Draghi è stato in riunione con i capidelegazione e alla ministra Marta Cartabia diversi minuti prima di avviare il CdM: i nodi sulla giustizia, e in particolare sul Csm, sarebbero stati dunque sciolti. Proprio su questo tema, già prima delle 11 Forza Italia, aveva chiesto un rinvio del CdM. Da quanto si apprende, in sede di preconsiglio – tenutosi stamattina prima della convocazione del cdm – il partito di Silvio Berlusconi, attraverso i ministri Maria Stella Gelmini e Renato Brunetta, avrebbe espresso «perplessità sul metodo con cui la riforma della giustizia è stata portata all’esame delle parti un’ora e mezzo prima del Consiglio dei Ministri». Per questa ragione, gli azzurri chiedono più tempo per analizzare la riforma della ministra Cartabia. I ministri di Forza Italia, secondo quanto si apprende, sono

Elezione del presidente della Repubblica, la diretta del voto per il Quirinale. Centrodestra candida Moratti, Pera e Nordio. Salvini: “Non ci siano no preventivi da sinistra”. Meloni: “Solo noi candidiamo donne”. Letta: “Sono nomi di qualità”. Conte: “Valuteremo terna”

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ROMA. Seconda giornata di voto per la nomina del presidente della Repubblica. La nuova «chiama» è, come ieri, alle 15 (seguita anche oggi in diretta sul nostro sito), mentre domani si inizierà alle 11. Dopo i senatori a vita votano i senatori, poi i deputati e, infine, i 58 delegati regionali. I grandi elettori sono suddivisi per scaglioni di 50 per volta, con orari ben definiti con cui vengono chiamati in Aula. L’intera operazione di voto dura circa sei ore. In contemporanea, si svolge la votazione dei grandi elettori positivi, che potranno esprimere la loro preferenza nel seggio speciale allestito nel parcheggio esterno della Camera. Con la proclamazione a deputato di Maria Rosaria Sessa (FI), avvenuta questa mattina, è stato ripristinato il plenum di 1009 grandi elettori. La maggioranza richiesta nei primi tre scrutini per l’elezione del nuovo Capo dello Stato è dei due terzi, pari a 673 voti. Sono in tutto 16, al momento, le richieste, accompagnate da certificato medico, pervenute

Mattarella o Draghi: le carte di Letta

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 S tanno spingendo ancora su Giuliano Amato», dice Giuseppe Conte ai suoi nel gabinetto di guerra che è diventato la cabina di regia M5S. «Dicono che sarebbe la soluzione ideale perché il quadro si assesti, ma avremmo tutto il nostro mondo contro. Allora perché non Elisabetta Belloni? È ai servizi da pochi mesi, non può essere un handicap». Quanto ad Andrea Riccardi, l’avvocato la pensa come Enrico Letta, o almeno come il segretario dem dice ai grandi elettori riuniti ieri al Nazareno (assente e forse offeso Dario Franceschini): «Sarebbe il candidato ideale». https://www.lastampa.it